"Come si diventa
campioni del mondo a coppie?"
"Con un ottimo
affiatamento e con un sistema efficace, divertente e, ormai, collaudato,
quale é il nostro. Inoltre, il fatto che sia io che Claudio da un po' di
tempo in qua ci siamo dedicati al bridge a tempo pieno ha migliorato di
molto il nostro rendimento".
"Sino a quattro
anni fa, infatti, avevi un tuo studio da commercialista e il bridge era
per te poco più di una passione, poi la grande scelta di mollare tutto e
dedicarti totalmente a questo sport. In qualche modo pentito?"
"Visti i
risultati, decisamente no. Però esistono anche due aspetti negativi:
innanzitutto, la lontananza da mio figlio per lunghi periodi, inoltre,
sto perdendo un po' di vista tutti gli amici del circolo, ai quali
sono molto legato".
"Per giocare bene
a bridge, si deve per forza essere intelligenti o é sufficiente possedere
solo uno specifico gene?"
"Sono convinto
che sia del tutto sufficiente possedere solo e unicamente il famoso gene!
Essere un buon giocatore non significa affatto, haimé, essere anche una
persona intelligente".
"Un rapporto
affettivo funziona se ..."
"Se esiste una
grande complicità e comprensione, due aspetti che possono essere presenti
solo se si ha la fortuna di incontrare una donna innanzitutto
intelligente, ma anche dolce, paziente e comprensiva ".
"Quali
caratteristiche deve, invece, possedere il tuo partner ideale?"
"Per prima cosa
deve essere particolarmente veloce, perché, differentemente, non
riusciremmo mai a finire i turni in tempo. Poi deve farmi divertire. Per
me é, infatti, fondamentale provare piacere mentre gioco. Tra un
partner molto molto bravo che, però, mi annoia o mi toglie serenità
e un altro tecnicamente inferiore con il quale mi diverto, non ho
dubbi".
"Parliamo proprio
della tua notoria lentezza: é strategica o spontanea?"
"Assolutamente
spontanea. Non volendo mai perdere neanche un solo match point, penso
sempre a tutte le soluzioni possibili e immaginabili e, talune volte, sono
davvero infinite!".
"Essere dei
gentiluomini, quale tu sei reputato, al tavolo é un vantaggio o uno
svantaggio?"
"Diciamo che al
tavolo lo sono sino a un certo punto: se, per esempio, qualcuno non
rispetta le regole, provvedo molto velocemente a fargli cambiare
idea!".
"E nella
vita?"
"L'eccessiva
disponibilità nella vita, é spesso uno svantaggio, ma quando si é fatti in
un certo modo non si riesce ad essere differenti a comando. Se una
persona, comunque, mi delude, sta certa che il mio atteggiamento
cambia".
"Autodefinisciti
con tre aggettivi"
"Tranquillo,
disponibile, pensieroso".
"Ed ora una
definizione per ogni tuo compagno di squadra"
"Tutti dicono che
Norberto sia 'permaloso'; non è affatto vero: invece é solo un
'incompreso'!;
Alfredo é il
difensivista per eccellenza, come giustamente la Gazzetta dello Sport lo
ha già definito; Claudio é la 'calcolatrice vivente' che riesce a
trasformare in numeri anche i pensieri più profondi;
Giorgino é il
'riflessivo', anche quando non c'é proprio nulla su cui riflettere ... e,
se lo dico io!!!; Lorenzo é per tutti il 'magnifico' ... facile quando si
gioca in coppia con Versace!".
"Cosa vorresti
cambiare di te stesso?"
"Nulla, mi terrei
tale e quale con tutti i miei pregi e i miei difetti. Magari, a pensarci
bene, una cosa la cambierei: la taglia! ".
"La tua
imperturbabilità viene scossa solo da ..."
"Dalla
maleducazione, spesso abbinata alla presunzione, e dalla cattiveria
gratuita".
"Nel tuo futuro
vedi ..."
"Tanto bridge, un
figlio meraviglioso da amare e crescere e una compagna altrettanto
meravigliosa con la quale condividere tutto". |